La capitale immaginata

Il presente volume prende in esame l'evoluzione di Bucarest come studio di caso per rispondere a una serie di quesiti. Come cambia una città dopo la sua designazione a capitale? Come si sviluppa la sua struttura socio-economica in coincidenza con l'acquisizione di una centralità politico-burocratica e, conseguentemente, produttiva e finanziaria? Quanto la sua trasformazione riflette queste dinamiche e quanto pesa la volontà della classe politica di farne uno "specchio della nazione", una rappresentazione del modello di Stato che essa si propone di realizzare? Bucarest fu scelta come capitale dell'appena costituito Stato romeno nel 1862. Come altre capitali di Paesi sorti dopo la dissoluzione dell'Impero ottomano, essa subì un profondo mutamento nei decenni successivi alla nascita della Romania, trasformandosi da conurbazione dalle caratteristiche assai simili a quelle delle città ottomane, almeno sul piano della struttura urbanistica e architettonica, a "piccola Parigi dei Balcani".